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Infea News Veneto - dicembre 2016
Oggetto: Infea News Veneto - dicembre 2016
Data invio: 2016-12-20 13:56:06
Invio #: 87
Contenuto:
INFEA News
Regione Veneto
IN.F.E.A. News Dicembre 2016
LampadinaPillole di sostenibilità.  Cinque città car free nel mondo: vivere senza auto è possibile

Come sarebbe vivere in una città “car free“? I vantaggi sarebbero molti: dalla qualità dell’aria al piacere di muoversi a piedi o in bicicletta, senza correre alcun rischio. Nel mondo, esistono già diversi luoghi in cui le automobili sono state messe del tutto o quasi completamente al bando. Scopriamone alcuni.

In Europa

Partiamo dall’Italia, con Chamois, località della Val d’Aosta, situata a 1815 metri d’altitudine, nella media valle del Cervino. Il Comune, uno tra i più alti d’Italia, è raggiungibile esclusivamente attraverso una funivia con partenza da Buisson, frazione di Antey-Saint-André, seguendo una mulattiera dal fondovalle o percorrendo a piedi o in bici il sentiero che inizia da La Magdeleine. Questo paesino, ha fatto dell’assenza di auto il suo punto di forza per eccellenza, mantenendo così intatte le caratteristiche di borgo alpino.

Restiamo in montagna, spostandoci nella Svizzera tedesca: per la precisione a Wengen, altra località fieramente “car free“. Dal lontano 1893, questo piccolo paradiso a 1274 metri di altitudine, è accessibile solo con i trenini della Wengernalpbahn, suggestiva ferrovia che parte da Lauterbrunnen, dove è possibile parcheggiare le automobili. Lasciando le Alpi, nel Vecchio Continente si possono citare diversi altri esempi di città o quartieri che hanno aderito alla filosofia del “vivere senza auto”. In Spagna, da oltre quindici anni, il Comune galiziano di Pontevedra è diventata una località quasi completamente pedonalizzata, la circolazione delle automobili è permessa solo in una zona molto ristretta, con un limite massimo di velocità di 20-30 km/h e l’unico parcheggio esistente, gratuito, si trova in periferia, a dieci minuti a piedi dal centro storico. Tra gli esempi europei, vale la pena ricordare anche Vauban, quartiere ecologico ubicato nella periferia di Friburgo, in Germania. Qui, dal 2006 è possibile circolare esclusivamente a piedi o in bici. I possessori di auto devono lasciarle in due garage che si trovano alla periferia del quartiere. L’unico mezzo motorizzato è un tram che porta al centro di Friburgo e che viene usato soprattutto dai pendolari per gli spostamenti di lavoro.

Oltreoceano

Esistono luoghi che hanno adottato uno stile di vita “car free” fin dal diciannovesimo secolo. Stiamo parlando di Mackinac Island, nello Stato americano del Michigan. Nell’isola, l’uso dei veicoli a motore è stato proibito dal 1898, per contrastare l’inquinamento acustico e per motivi ambientali. I cittadini si muovono a piedi, in bicicletta o con carrozze trainate dai cavalli. Gli unici veicoli ammessi sono quelli per le emergenze, come ambulanze e spazzaneve.

Se in piccoli e invidiabili paradisi il sogno di vivere senza auto è già realtà, sono varie le località in cui potrebbe diventarlo presto. È il caso di Amburgo, in Germania, dove l’amministrazione sta elaborando un piano per eliminare l’esigenza di muoversi in automobile nel giro di soli 20 anni. Il progetto si chiama Grünes Netz (Rete verde) ed è finalizzato a realizzare nuovi percorsi dedicati solo a bici e pedoni, collegandoli con quelli già esistenti. Ancora più ambiziosi i piani di Helsinki e Oslo. La capitale della Finlandia, già nel 2025 potrebbe dire addio alle auto private, grazie al Kutsuplus, un sistema di mobilità intelligente basato sull’uso di applicazioni e sull’integrazione totale del trasporto pubblico, dei treni, dei traghetti e del bike sharing. L’obiettivo di Oslo è invece di vietare tutte le auto in centro città fin dal 2019, riducendo drasticamente i parcheggi e potenziando i trasporti pubblici e le piste ciclabili. I numerosi esempi e progetti in corso dimostrano che l’obiettivo “città senza auto” non è una semplice utopia, ma può tramutarsi in realtà.

Questo mese notizie da:

 

Questa newsletter e l'archivio di quelle fino a ora inviate è disponibile a questo indirizzo.

 

ARPAV

REMEDIO -  Progetto europeo per affrontare i problemi di strade urbane ad alta congestione di traffico


Rafforzare la capacità delle città di utilizzare sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio, soluzioni di mobilità sostenibili con il coinvolgimento della cittadinanza, delle scuole, delle imprese artigiane e commerciali, tutto questo è REMEDIO. ARPAV diventa leader di un progetto europeo, selezionato e approvato insieme ad altri 48, tra i 375 progetti presentati al primo bando del Programma MED 2014-2020

REMEDIO (REgenerating mixed-use MED urban communities congested by traffic through Innovative low carbon mobility sOlutions) si propone di affrontare la sfida delle aree ad alta densità di traffico che circondano i centri urbani, con le strade commerciali e direzionali, spesso caratterizzate da ingorghi e da pericolosità per ciclisti e pedoni, al punto da diventare aree marginali per la stesse città. Insieme ad ARPAV, capofila del progetto, vi sono il Comune di Treviso, l’Istituto Superiore Tecnico di Lisbona, la Municipalità di Louress (Lisbona), l’Università di Salonicco, l’Agenzia di Sviluppo Metropolitano di Salonicco, l’Università di Siviglia e la Città di Spalato. Una parte del finanziamento destinata al territorio veneto vede tra i primi interventi il rilancio e la riqualificazione della congestionata Strada Ovest di Treviso.

 

ARPAV - Servizio Pianificazione, Progettazione  e Sviluppo
Centro Regionale di Coordinamento IN.F.E.A.

Via Ospedale Civile, 24  - 35121 Padova
Tel 049 8239382/371
ea@arpa.veneto.it - www.arpa.veneto.it

 

 

 

Nodo IN.F.E.A. PADOVA

Corso di formazione per insegnanti : “L'aria che respiriamo”

 

Il giorno Giovedì 15 Dicembre dalle ore 16.30 alle ore 19.00, presso la sede di Informambiente, si è tenuto il 3° incontro del corso di formazione sui cambiamenti climatici per gli insegnanti inscritti. Il corso proseguirà sino al 21 febbraio 2017.

Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio Informambiente allo 049 8205021 oppure visitare la pagina web: http://www.padovanet.it/informazione/corso-di-formazione-insegnanti

 

 

 

Corso di formazione per i proprietari di cani e per chi aspira a diventarlo

Nel mese di dicembre, presso la sede Informambiente, ci saranno gli ultimi due incontri finali del corso di formazione per i proprietari di cani, organizzato dal Settore Ambiente e Territorio del Comune di Padova e dal Servizio Veterinario della ULSS 16, con il supporto del Centro di scienze Comportamentali del Cane (CSC). Il corso terminerà con un test di valutazione finale che sarà martedì 20 dicembre 2016, sempre dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Ulteriori informazioni sono disponibili presso:

Sportello SOS Animali - Settore Ambiente e Territorio c/o l'Urp- Ufficio relazioni con il pubblico, a Palazzo Moroni, Via Oberdan, 1 - 35122 Padova

Tel. 049 8205377

e mail sos.animali@comune.padova.it

Centro di scienze comportamentali del cane

Tel. 347 8201243.

Sito web www.cscpadova.com

 

PDLaboratorio Territoriale Provinciale di Padova - Informambiente - Comune di Padova
Via dei Salici, 35 (Guizza) - 35124 Padova
Tel 049 8022488 - Fax 049 8022492
informambiente@comune.padova.it - www.padovanet.it

 


Altre notizie

Presentata la carta sull’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile

La Carta sull'Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile è stata presentata dai ministri dell’Ambiente e dell’Istruzione, in occasione della Conferenza Nazionale – Stati Generali dell’Educazione Ambientale tenutasi a Roma il 22 e 23 novembre scorso. Il documento è una dichiarazione d’intenti sui temi dell’educazione per la sostenibilità che accompagna la presentazione di un protocollo condiviso tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione.

L’accordo destina 20 milioni di euro, fondi del Piano operativo nazionale (Pon) Scuola, per la formazione degli insegnanti e la realizzazione di progetti specifici di educazione ambientale, i cui contenuti saranno affidati al Ministero dell' Ambiente. Un programma di impegni nel medio e lungo periodo sul fronte educativo e formativo in 12 punti, dalla biodiversità alla mobilità sostenibile, dal digitale e comunicazione ai cambiamenti climatici. Obiettivo dichiarato, tracciare un percorso condiviso che produca i contenuti dell'educazione ambientale e gli strumenti necessari a metterli in pratica.

 

 

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