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INFEA News - Veneto - Paesaggio e Sostenibilità
Oggetto: INFEA News - Veneto - Paesaggio e Sostenibilità
Data invio: 2014-05-13 14:56:42
Invio #: 57
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Maggio 2014
PAESAGGIO E SOSTENIBILITÀ

Sommario:

  • ARPAV - Respirare il paesaggio
  • L'INTERVISTA - "Il volto amato della patria".... parlando di Paesaggio con Salvatore Settis
  • IL FILM - God save the Green
  • Nodo IN.F.E.A. PADOVA - Il Parco Agro-paesaggistico metropolitano nell’area padovana
    Il lavoro svolto dal Gruppo Tematico di Agenda 21
  • Nodo IN.F.E.A. ROVIGO - Artisti di paesaggio - raccontare il paesaggio con l’arte
  • Nodo IN.F.E.A. TREVISO - La Provincia di Treviso per la Tutela dell’Ambiente
  • Nodo IN.F.E.A. VICENZA - Camminate in Val Leogra – Alto Vicentino 2014

 

ARPAV

Respirare il paesaggio

HEIMAT

Silenzio cantato dai boschi...
Colori portati dal vento...
Dolci parole sussurrate dalla musica dei prati.
Ninne nanne che la luna racconta,
per farci addormentare fra tepore di stelle.
Foglie che cadono e accarezzano l'anima.
Gioia che tinge la notte dolcemente strappata al tramonto.
Melodia di merli che s'innamorano sui tetti di lastre.
Profumo di sassi che vivono nel tempo infinito.
Commozione sugli occhi e nel cuore...
Heimat: profumo di terra mia!
Heimat: profumo di Poesia!

(Clara Castagna)

Poesia tratta dalla pubblicazione:
"Lessinia - Il luogo che non c'è...
itinerari recuperati dalle pieghe della memoria"
Istituto Tecnico per il Turismo "R. Guardini" e
Liceo Scientifico Biologico "L. Mondin" di Verona per il progetto di ARPAV "Ribelli X Natura".



Heimat nella lingua dei Cimbri significa profumo della propria terra e deriva da un termine tedesco che non ha un vero e proprio corrispondente in italiano, potremmo dire che indica il territorio che parla la lingua dei nostri affetti, delle nostre emozioni.
La ricchezza di vivere senza essere indifferenti al legame profondo con le proprie radici, al richiamo alle origini e alla memoria che si ritrova nei luoghi, nelle parole antiche e familiari, nei suoni e negli odori del passato: sono i ricordi e le tradizioni che appartengono alla storia di ogni comunità e la rendono unica.

Paesaggio, un termine che si presta a molteplici interpretazioni e del quale sono state date nel tempo varie definizioni, ma non è la definizione che conta. Il paesaggio è un elemento della vita, lo possiamo trovare nella scienza, nell'arte, nella letteratura è un simbolo che può aiutarci ad esprimere uno stato d'animo, un'emozione, un senso di meraviglia e a riconoscere se stessi e la propria identità.

A volte basta fermarsi un momento e guardare con occhi diversi ciò che ci circonda, che vediamo ogni giorno e al quale forse non facciamo più caso, per scoprire tesori che fanno parte del nostro vivere, di ciò che siamo e diventeremo e possono evocare sensazioni ed emozioni che fanno brillare gli occhi.

Il benessere di ciascuno di noi dipende dalla possibilità di fruire dei prodotti del paesaggio, non solo i prodotti della terra, ma anche elementi come la bellezza, la tranquillità, il carattere tipico di un luogo, cioè la sua riconoscibilità: tutto ciò che rende un luogo speciale nella vita e nell’esperienza dell’individuo.
Le persone si affezionano ai paesaggi e ai luoghi anche se inevitabilmente questi cambiano nel corso del tempo, ciò che conta è tutelarli, valorizzarli, prendersi cura di essi avendo rispetto per il loro passato, ma anche speranza per il loro futuro, essere in grado di preservare, ma anche di reinventare, di creare un’opportunità per un luogo nuovo, un luogo che sarà.

“…sono stato ventitré anni a Roma...poi sono tornato...perché questa è la mia dimensione di accesso primigenio al mondo, il mio sguardo iniziale e stare qui mi permette di ricapitolare con più chiarezza. Mi serve proprio per ragionare ... Cercare di capire quanto una persona sia povera, nuda, senza prospettive e disperata se non appartiene a un luogo.
Carlo Mazzacurati
da ARPAV - Cinema e Ambiente

Wally Morello
ARPAV Unità Operativa Educazione Ambientale


ARPAV - Servizio Ambiente, Territorio e Comunicazione

Centro Regionale di Coordinamento IN.F.E.A

.
Via Matteotti, 27 - 35137 Padova
Tel 049 8239382049 8239382 /71
ea@arpa.veneto.it - www.arpa.veneto.it

 

L'INTERVISTA

"Il volto amato della patria".... parlando di Paesaggio con Salvatore Settis


Laureatosi in Archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa - della quale sarà direttore dal 1999 al 2010, Salvatore Settis è un archeologo e uno dei più importanti storici dell'arte italiani. Nel 2012 ha dato alle stampe “Paesaggio costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile” con il quale ha vinto il prestigioso premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti" per la sezione “Ecologia e paesaggio”. “Si tratta - spiega Settis - del secondo di una serie di tre libri, tutti pubblicati da Einaudi, che per me sono strettamente collegati. Nel primo, ”Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale” (2002), avevo reagito all'assurda legge Tremonti che rendeva possibile, in teoria, l'alienazione dell'intero patrimonio storico-artistico di proprietà pubblica, passandolo a una S.p.A. destinata a gestire il patrimonio dello Stato mediante cartolarizzazioni e altre operazioni di finanza creativa. Quella fu l'occasione per riflettere sulla natura del nostro patrimonio: non "petrolio" da bruciare, ma l'aria che respiriamo, il sangue nelle nostre vene, la sostanza di cui siamo fatti. Con questo secondo libro, ho esteso questa riflessione ai temi del paesaggio e dell'ambiente. Col terzo, “Azione popolare. Cittadini per il bene comune (2013)” ho allargato ulteriormente lo sguardo, collocando le pratiche di cittadinanza attiva in beni culturali e ambientalismo nel più vasto orizzonte dei diritti civili, per come tracciato dalla Costituzione”.


Professor Settis, l’Italia è descritta, da tanti autori dei secoli passati, come una terra dalle mille sorprese e bellezze, naturali ed architettoniche. Segno che ambiente e costruzioni dell'uomo non sono, per definizione, incompatibili. Eppure, oggi, sembra che la mano dell'uomo non sia più in grado di conciliarsi con quella della natura. Cosa è successo?
Secondo Goethe, l'architettura in Italia è "una seconda natura, indirizzata a fini civili". L’improvviso boom economico del dopoguerra, creando una (positiva) crescita del benessere a cui non è però corrisposto in alcun modo un crescere della coscienza civile e dell'educazione, ha trasformato invece le nostre città e i nostri paesaggi in una sorta di corpo morto, una risorsa passiva da depredare e divorare: di qui l'orrida metafora dei beni culturali come "petrolio" d'Italia. Per ritrovare l'antico equilibrio non bastano buone norme, non bastano buoni funzionari, non bastano investimenti pubblici e privati. Bisogna ripensare radicalmente le strategie educative, a cominciare dalla scuola; ma anche prender coscienza che l'orizzonte dei diritti civili ormai necessariamente ingloba anche i temi del paesaggio, dell'ambiente, dei beni culturali. Lo avevano capito i padri della Costituente, lo dice la nostra Costituzione: ma noi corriamo il rischio di dimenticarlo.


Forse è utile dare una definizione. Cosa intende Lei per paesaggio?
Paesaggio non è solo campagna in opposizione alla città, perché esistono anche, e in Italia sono vitalmente importanti, paesaggi urbani. Paesaggio è la forma storica del territorio, la sedimentazione delle presenze umane nella loro interazione con la natura. Paesaggio è l'equilibrio città-campagna, con un lento trapasso dall'una all'altra che le efferate periferie del dopoguerra hanno occupato come un esercito di barbari (ma quei barbari siamo noi). Paesaggio è "il volto amato della patria", e il paesaggio riflette la società: ogni società, ogni cultura, ogni epoca storica, si può dire, ha il paesaggio che si merita. I nostri antenati hanno generato un' Italia "giardino d'Europa", e ce l'hanno regalata. Noi la stiamo devastando, dunque non la meritiamo più. Ma saremmo ancora in tempo a invertire la rotta.

Tornando al titolo del libro, si ritrovano insieme il paesaggio e la Costituzione. Cosa li lega?
L'Italia è stato il primo Paese al mondo a porre la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione tra i principi fondamentali dello Stato (Costituzione, art. 9). Piuttosto che vantarsene come un "primato morale e civile degli Italiani", dobbiamo chiederci il perché, analizzare come mai abbiamo tradito e stiamo tradendo la promessa di futuro della Costituzione. La stiamo tradendo anche su altri punti: la sanità pubblica che funziona sempre meno, il diritto al lavoro calpestato da una crescente disoccupazione in nome di una paralizzante austerità, la scuola che, secondo le ultime riforme, rinuncia al proprio ruolo storico e civile di fucina della cittadinanza. Tornare alla Costituzione vuol dire rilanciare la politica, nel senso etimologico di "discorso dei cittadini nello spazio della polis", cioè della comunità associata. I politici di mestiere sembrano oggi assai poco interessati a questi traguardi; perciò è importante che i cittadini abbiano possibilità di agire in prima persona; ed è la tesi che ho argomentato nel mio Azione popolare.


Negli ultimi anni il Veneto – e, più in generale , l'Italia – ha vissuto una crescente criticità idrogeologica. Secondo Lei quanto di questa situazione è addebitabile a un'eccessiva urbanizzazione?
I dati ANCE-CRESME, quelli ISTAT, quelli ISPRA non lasciano alcun dubbio: la sfrenata urbanizzazione, senza alcun rapporto con la crescita demografica reale, fragilizza un territorio già precario, consegnandolo a una perpetua instabilità. Un miliardo l'anno per vent'anni basterebbe a mettere in sicurezza l'Italia. Ma non vogliamo spenderlo, e così ogni anno abbiamo danni per tre miliardi e mezzo (dati Ance): non mi pare un gran calcolo economico, eppure in questo senso si sono mossi centro-destra e centro-sinistra, governi tecnici e semitecnici, larghe intese e piccole intese. E' la cecità di una politica miope, fondata sulle appartenenze, i tempi corti, il piccolo cabotaggio del governare l'oggi senza pensare al domani.

Se paesaggio e cemento diventano incompatibili, quali sono le alternative? E chi deve promuoverle? Con quali strumenti?
Si parla spesso della necessità di nuove "grandi opere" per rilanciare l'economia. Ma la sola, la vera grande opera di cui il Paese ha bisogno è la messa in sicurezza del territorio: lo chiede ormai anche l'Associazione Nazionale Costruttori (Ance), che vi vede una occasione preziosa per la manodopera che la crisi dell'edilizia condanna oggi all'inazione. Dove trovare le risorse? Basterebbe ridurre le spese militari (26 miliardi l'anno), basterebbe come minimo non comprare gli aerei da guerra F-35 (12 miliardi). Non dobbiamo "stampare nuovo denaro", basta usare bene quello che c'è già. In opere di pace, non di guerra. Ricordandosi che, secondo la Costituzione, l'Italia «ripudia la guerra» (art. 11).

Marco Palma
Coordinatore gruppo di lavoro Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile
Comune di Santorso

 

IL FILM

God Save the Green


Secondo gli antichi il concetto di Bellezza era sinonimo di ordine, armonia ed equilibrio delle parti, ed è proprio con una riflessione sul cambiamento di equilibri, che da sempre caratterizzano la vita del pianeta, che presentiamo il film “God save the Green”.
Dal 2007, infatti, la maggior parte delle persone, per la prima volta nella storia, vive nelle periferie delle città e non più sui campi e nelle campagne; una trasformazione antropologica che si sta compiendo a livello globale: l’uomo da pastore e agricoltore che era, si è trasformato in cittadino. Eppure nelle ferite delle metropoli, tra i grattacieli di cristallo, negli slum fatiscenti delle megalopoli, riaffiora prepotente il bisogno degli uomini di immergere le mani nelle zolle di terra, come raccontano le storie narrate nel film.
Storie di cambiamenti dove il ritorno alla natura, in particolare al verde degli orti, ha ridato bellezza ad aree cementificate, spesso divenute luogo di discarica, o ha riportato colori e gioia per gli occhi e per l'anima in vie ad alto traffico o nel degrado delle periferie. Ma la bellezza di questo ritorno al verde penetra anche nei tessuti sociali, ridando dignità ad intere famiglie, migliorando lo stile di vita delle comunità e ovunque, tra il Nord e il Sud del mondo, riportando armonia ed equilibrio tra i protagonisti di questa “New green revolution”.

SCHEDA DEL FILM
“God Save the Green” è un film documentario che parla del bisogno di rimettere le mani nella terra, raccontando storie di persone che, attraverso il verde urbano, hanno dato un nuovo senso alla parola comunità e allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono.
Un mosaico di storie raccolte tra medie e grandi città del mondo: dal Marocco alle periferie brasiliane, da Nairobi a Berlino, passando per Torino, fino agli orti comunali di Bologna.
Da una parte il bisogno di cibo e il riscatto sociale, dall'altra la necessità di ridare bellezza ad un territorio troppo urbanizzato, abbruttito dal cemento e dall'abbandono.
Così nelle metropoli del Sud del mondo troviamo storie di uomini e di donne che hanno trovato nell'orto un modo dignitoso per assicurare il sostentamento della propria famiglia; come nel caso di Abdellah che, nel centro di Casablanca, coltiva un orto in modo tradizionale fornendo gratuitamente di ortaggi gli amici e la propria famiglia, nel rispetto della tradizione religiosa islamica.
O ancora a Teresina, in Brasile, dove un gruppo di donne sono fuggite all’emarginazione sociale e alla povertà grazie alla produzione di ortaggi, attraverso un’innovativa esperienza di orticultura urbana: la coltivazione idroponica realizzata con materiali di recupero.
Mentra a Nairobi, in Kenya, Morris e la sua famiglia coltivano ortaggi all’interno di grandi sacchi riempiti di terra fertile proveniente dalla foresta limitrofa alla città; un'idea che si sta diffondendo all’interno di tutto lo slum, aiutando famiglie, comunità di persone indigenti e scuole.
Nelle città del Nord del pianeta, dove l'emergenza cibo è meno sentita, l'orto urbano risponde invece ad una sempre maggiore esigenza di riprendere il contatto con la natura per ridare senso alla vita di comunità e restituire bellezza ad un paesaggio sempre più minacciato dall'espansione urbanistica.
A Berlino, a Kreuzberg, un quartiere dove una volta passava il Muro, alcune esperienze di orti comunitari aiutano le persone ad avere cibo fresco e sano, dando luogo anche a reti di solidarietà, oppure, sempre in Germania, la scelta di alcuni giovani di attivare azioni di “Guerriglia Urbana”, portando la bellezza nelle aree più urbanizzare a suon di aiuole fiorite.
Non mancano i casi italiani come la storia di un giardiniere appassionato che, in dieci anni, ha creato un lussureggiante giardino pensile nel terrazzo del suo attico al decimo piano, in un quartiere residenziale di Torino:150 metri quadrati convertiti in una sorta di orto botanico con circa 2000 specie di piante, fiori e ortaggi.


Regia: Michele Mellara e Angelo Rossi
Paese e anno di produzione: Italia, 2013
Lingua: Inglese, Spagnolo e Italiano
Sottotitoli: Italiano
Durata: 2 versioni: 75 min e 51 min
TRAILER

God Save the Green” è distribuito dalla Cineteca di Bologna su tutto il territorio nazionale; chi fosse interessato a prenotare una o più proiezioni può rivolgersi a andrea.peraro@cineteca.bologna.it
Visita il sito

 

Nodo IN.F.E.A. PADOVA

Il Parco Agro-paesaggistico metropolitano nell’area padovana
Il lavoro svolto dal Gruppo Tematico di Agenda 21

Nel gennaio 2013 il Comune di Padova ha raccolto l’invito, avanzato da un gruppo di realtà del territorio (associazioni ambientaliste, degli agricoltori, etc.) di avviare un percorso partecipato per elaborare una proposta a sostegno della creazione di un Parco agricolo e paesaggistico nell’area metropolitana di Padova ed oltre, in direzione della Riviera del Brenta a sud e del graticolato romano a nord della città.
Nel corso del 2013 si sono tenuti alcuni incontri nei quali sono state presentate esperienze di altre città tra cui: Udine e Milano. Questi incontri hanno permesso la condivisione degli obiettivi generali e la formazione del gruppo di lavoro.
A partire da gennaio 2014 è stato avviato il gruppo tematico di Agenda21 – aperto ai portatori di interesse organizzati a livello cittadino (associazioni ambientali, culturali, sociali, sportive, ricreative; enti di ricerca; associazioni di categoria; sindacati; comitati di cittadini) e ai Comuni della cintura urbana – che si è concentrato sull’ipotesi di Parco da realizzare.
A conclusione di questo percorso partecipativo, che si è svolto nel corso di 5 incontri, è stato predisposto un documento finale che raccoglie le idee e le proposte emerse dal Gruppo tematico di Agenda21 a sostegno della creazione di un Parco agro-paesaggistico nell’area metropolitana di Padova.
Le linee guida proposte seguono i più recenti indirizzi europei che vedono, nelle strategie e nelle politiche di valorizzazione delle aree agricole e degli spazi verdi a livello urbano e periurbano, una risposta concreta per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità locali, rilanciare una produzione agricola di qualità, mitigare e adattare il territorio ai rischi del cambiamento climatico, contenere il consumo di suolo e fermare la perdita di biodiversità.
L’idea di fondo che ha visto interagire, in modo positivo e costruttivo, una qualificata rappresentanza di portatori di interesse locali, è stata quella di immaginare il parco quale luogo di connessione tra le aree rurali che ancora sussistono nel nostro territorio e le aree urbane.
Il parco, non come modalità per riproporre l’antica separazione tra città e campagna, ma come occasione per elaborare ed attuare politiche volte a migliorare la convivenza tra spazi urbanizzati e spazi agricoli ridefinendone le relazioni esistenti in una prospettiva di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il documento verrà presentato alla cittadinanza giovedì 8 maggio dalle ore 17.00 alle 19.30 presso la sede di Informambiente, via dei Salici 35 Padova.


PDLaboratorio Territoriale Provinciale di Padova - Informambiente - Comune di Padova
Via dei Salici, 35 (Guizza) - 35124 Padova
Tel 049 8022488 - Fax 049 8022492
informambiente@comune.padova.it - www.padovanet.it

 

Nodo IN.F.E.A. ROVIGO

Artisti di paesaggio - raccontare il paesaggio con l’arte

Eventi artistici, biciclettate, degustazioni, concorso video e foto… tutto questo è ARTISTI DI PAESAGGIO, progetto promosso da Legambiente Veneto, Legambiente Padova e Associazione Cantieri Culturali Creativi di Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nell’ambito del bando Culturalmente2013.

Il progetto nasce per promuovere il territorio e la sostenibilità ambientale, attraverso manifestazioni e percorsi di visitazione di luoghi ed elementi caratteristici del paesaggio locale, con l'obiettivo di dare impulso alla ri-scoperta di paesaggi abbandonati, di monumenti non inseriti nei classici circuiti turistici, al fine di risvegliare nelle comunità il desiderio di riappropriarsi di quegli stessi luoghi e di poterne fruire, inserendoli a pieno titolo tra i protagonisti della vita sociale.

Gli eventi saranno infatti realizzati con l’obiettivo di creare una forte relazione tra la performance artistica e i luoghi di particolare pregio storico o naturalistico, in cui questa sarà inserita. Ville, palazzi storici, piazze, vecchi stabili, aree naturali, parchi non saranno più uno sfondo muto, ma diventeranno parte stessa degli spettacoli e una splendida occasione per riscoprire e rafforzare legami col territorio.
Ogni evento sarà accompagnato da passeggiate in bicicletta e da percorsi di visitazione dei luoghi del paesaggio che ospiteranno le performance artistiche, rafforzate dalle qualità dei prodotti enogastronomici locali che verranno offerti in degustazioni collegate agli eventi.
I territori offrono molteplici chiavi di lettura e modalità di interpretazione e la sensibilità personale di ognuno può leggere il paesaggio in modi differenti, interiorizzando e restituendo poi, in modo inedito e originale, le emozioni ricevute. Attraverso il linguaggio artistico, la rappresentazione scenica e il linguaggio del corpo, i proponenti valorizzeranno beni architettonici e ambientali che torneranno ad essere protagonisti di momenti di socialità, principali attori di uno spettacolo di rivalutazione dei paesaggi delle due province.

Grande attenzione è posta anche alla mitigazione degli impatti ambientali del progetto: scenografie e costumi verranno realizzati con materiali di recupero e per ogni evento sarà effettuata la valutazione dell’impronta ecologica e un calcolo delle emissioni, a seguito della quale si provvederà alla compensazione della CO2 generata attraverso interventi di forestazione.

Parte integrante del progetto è anche un bando di concorso che stimolerà giovani artisti e cittadini a descrivere, attraverso i linguaggi dell’arte e le nuove tecnologie, luoghi e paesaggi più rappresentativi delle province di Padova e Rovigo.

Il progetto quindi, attraverso il linguaggio artistico, mira a lanciare un forte messaggio di sostenibilità e di promozione dei territori e delle sue caratteristiche architettoniche, culturali e ambientali come elemento chiave di sviluppo locale, oltre ad incentivare il desiderio di riappropriazione e di fruizione di luoghi e spazi da parte delle comunità

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare:
Legambiente Padova - Piazza Caduti della Resistenza n.6 - 35138, Padova
tel: 049 8561212049 8561212 - mail: artistidipaesaggio@legambientepadova.it
web: www.legambientepadova.it - facebook: Legambiente Padova
http://artistidipaesaggio.wordpress.com


ROLaboratorio Territoriale Provinciale di Rovigo - Laboratorio Ambientale La.Terr.a - Legambiente Veneto
Viale della Pace, 5 - 4° piano - 45100 Rovigo
Tel 0425 386842 - Fax 0425 386800
laterra@agenda21polesine.it - infeaveneto.labrovigo.it -

 

Nodo IN.F.E.A. TREVISO

La Provincia di Treviso per la Tutela dell’Ambiente

La tutela del paesaggio, la sua valorizzazione, la sua conservazione, hanno da sempre guidato l'operato della Provincia di Treviso. Essi sono i capisaldi del PTCP, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che ha definito lo sviluppo futuro del territorio e ha portato la Provincia ad ottenere le deleghe in urbanistica: riorganizzazione delle aree produttive e della mobilità, riordino della residenza - in cui ampio spazio viene dato alla bioedilizia - tutela e valorizzazione del patrimonio agro-forestale, realizzazione della rete ecologica, riassetto idrogeologico del territorio e tutela e valorizzazione dei beni storico-culturali e paesaggistici. Tutelare il paesaggio vuol dire anche tenerlo monitorato, ed ecco allora i Protocolli di controllo incrociato con Noe, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Ferroviaria e ARPAV. Tanto è stato fatto anche per sensibilizzare le scuole e i Comuni, come ad esempio i “bandi di riqualificazione ambientale” che hanno voluto premiare, ogni anno, progetti proposti per la sistemazione di aree particolarmente degradate, aggiungendo così ogni anno, mattone dopo mattone, un pezzo di territorio migliore. La Provincia stessa ha poi svolto numerosi interventi di monitoraggio e bonifica delle discariche, ricordiamo le più importanti: l’“ex Clara Ecologica”, una discarica per rifiuti speciali non tossico-nocivi di circa 46.450 mq per un volume di rifiuti di circa 290.000 mc. non attiva dal 2004, è stata oggetto di diversi interventi. La Provincia, mediante un fondo di rotazione, si è impegnata nella gestione della discarica a tutela dell'ambiente sino al 2023-2025 e per un costo stimato di 10.740.000 Euro. L’“Ex Ecoidrojet”: discarica di Paese, non attiva dai primi anni 2000, è stata messa dapprima in sicurezza provvisoria poi definitiva con intervento sostitutivo e di messa in sicurezza da parte dell’Amministrazione nel 2010 per un totale di 2.500.000 Euro. Nel 2007 sono state poi individuate due nuove aree di tutela paesaggistica:
l'ambito collinare di Castelcucco e l'ambito collinare della “Sinistra Piave” tra Conegliano, Refrontolo, San Pietro di Feletto, S.Vendemiano e Vittorio Veneto, a testimonianza della volontà di tutelare il paesaggio. Stessa cosa fatta in due diversi frangenti: quello delle aree produttive con i progetti QUAP (Qualità Urbanistica delle Aree Produttive) e APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate), tramite i quali sono stati definiti i parametri di un modello di area produttiva che risponda a caratteristiche di sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che ecologico, definendo così il modello per la riqualificazione da operare nei prossimi anni. Ricordiamo anche la produzione dell’Atlante del Paesaggio, un vero e proprio atlante interattivo, sia in DVD che su Internet, completo e aggiornato sulle Aree di Tutela Paesaggistica del territorio trevigiano. Strumento realizzato dalla Provincia di Treviso, utile compendio per i Comuni, per i professionisti, gli operatori di settore ma anche per i semplici cittadini che vogliono conoscere il proprio territorio ed i valori identitari che esso esprime.

Edito da Ufficio Stampa – Provincia di Treviso

Foto di Paolo Zambon pubblicate nel cd-rom Aree di tutela paesaggistica a cura dell’Ufficio Tutela e Valorizzazione Beni Storici e Ambientali della Provincia di Treviso



Area Collinare "Sinistra Piave"

Al piede dei versanti sono spesso presenti ciglioni di grande dimensione che facilitano la coltivazione dei seminativi il cui bordo a valle è, talvolta, rinforzato da zone boscate o da filari

 


Area Collinare "Sinistra Piave"
L’emergenza della Chiesa di Carpesica. I nuclei storici, tra i quali spiccano quelli di Refrontolo, Collalbrigo, Costa, Formeniga, Carpesica, Ogliano, Scomigo, tutti posti sulla sommità dei rilievi, diventano luoghi privilegiati dai quali è possibile usufruire dell’intero ambito di altissimo valore paesaggistico.


Corso del Fiume Sile
Il Fiume è navigabile con grosse imbarcazioni dai mulini di Treviso fino a Venezia a memoria d’uomo mentre, a monte della città, si può percorrere con imbarcazioni più leggere (sandali)…” E’ quanto risulta dagli atti di un processo svoltosi il 21 marzo 1244 - testimonianza resa dal notaio Valimberto da Mogliano contro certo Mainerio, figlio del giudice Montanario. ( Archivio di Stato, TV).

TVLaboratorio Territoriale Provinciale di Treviso - Servizio Ecologia Provincia di Treviso
c/o Servizio Ecologia
Via Cal di Breda, 1160 - 31100 Treviso
Tel 0422 656783 - Fax 0422 582499
mobilita@provincia.treviso.it
- ecologia.provincia.treviso.it

 

Nodo IN.F.E.A. VICENZA

Camminate in Val Leogra – Alto Vicentino 2014

La Val Leogra e l'Alto Vicentino spalancano le loro porte, da aprile a dicembre, con una serie di iniziative atte a far scoprire la bellezza di questo territorio facilmente accessibile e ricco di peculiarità, ma ancora poco conosciuto.
Nuovi modi di fare turismo e di viaggiare stanno prendendo piede e, in quest'ottica, le proposte messe in calendario vogliono dare l'occasione di godere della ricchezza di questi luoghi in modo attivo e responsabile, sostenibile per l'ambiente e per la cultura locale.
Numerose realtà operanti “in loco”, tra cui le cooperative del Nodo IN.F.E.A. di Vicenza: Biosphaera ed Ecotopia, proporranno durante l'anno delle iniziative diverse nelle forme e nei contenuti, per svelare aspetti poco noti del territorio o farne riscoprire di inaspettati e suggestivi in località già conosciute, il tutto con la collaborazione della Comunità Montana Leogra Timonchio e l'ULSS 4 Alto Vicentino.
La storia, la flora e la fauna, la montagna e le tradizioni locali verranno presentati attraverso passeggiate, “biciclettate”, trekking con asini, letture e tanto altro, alla luce del sole o della luna, per dare la possibilità a tutti di conoscere questa zona, adagiata tra pianura e montagna, tramite esperienze nuove e significative.

Per conoscere tutte le proposte potete chiamare la segreteria del Laboratorio o scaricare il volantino con il calendario degli eventi dal sito della Comunità Montana Leogra – Timonchio: cmleogratimonchio.it

Leonardo Fanton - Nodo IN.F.E.A. Vicenza

VILaboratorio Territoriale Provinciale di Vicenza - Laboratorio di Educazione Ambientale della Provincia di Vicenza
Via S. Maria, 15 - 36014 Santorso (VI)
Tel 0445 641606
info@laboratorioambientale.vi.it - www.laboratorioambientale.vi.it

 

 

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Redazione IN.F.E.A. News
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